Software house toscana con sede a Lucca, Gea Soft – che dal gennaio del 2025 è entrata a far parte del Gruppo Datatex / TSG – è da oltre trent’anni una società leader nella progettazione e nella fornitura di soluzioni informatiche verticali per le aziende italiane dei settori pelletteria, calzature e ingrosso.
Abbiamo intervistato Giuliano Carnesecchi, fondatore di Gea Soft, che ci ha raccontato l’evoluzione dell’azienda e le opportunità nate dall’ingresso nel Gruppo Datatex/TSG.
Quando nasce Gea Soft e come si è evoluta negli anni la storia dell’azienda? Quali sono i punti di forza e le competenze del team Gea Soft? Quali sono le caratteristiche che hanno garantito il successo e la riconoscibilità dei prodotti Gea Soft nel mondo delle pelletterie, dei calzaturifici e dell’ingrosso?
Gea Soft nasce all’inizio degli anni Ottanta come società di informatica generalista (come era tipico in quella fase storica), una software house aperta alla collaborazione con aziende di qualsiasi settore.
Nel 1985 abbiamo deciso di verticalizzarci, scegliendo i tre settori merceologici che hai poc’anzi citato: calzaturifici, pelletterie e ingrosso.
La specializzazione è la chiave del nostro successo e della capacità di accrescere il nostro team da sette a trenta persone, fino al recente ingresso in una importante realtà internazionale come Datatex – TSG.
I tecnici di Gea Soft conoscono in profondità il settore di cui si occupano e le problematiche specifiche delle aziende, parlano la stessa lingua del cliente e lavorano anche come consulenti, quando non addirittura come figure in grado di anticipare necessità ed esigenze delle società del settore pelletterie, dei calzaturifici e dell’ingrosso.
Gea Soft è stata acquisita da Datatex nel gennaio del 2025. Quali sono a tuo avviso le opportunità che questa operazione può dischiudere per Gea Soft, dal punto di vista tecnico e sul piano commerciale?
L’ingresso di Gea Soft in Datatex, e quindi anche in TSG – Textile Solutions Group, ha rappresentato per noi un grande passo in avanti, denso di opportunità sia sul piano tecnico che dal punto di vista commerciale.
Da una parte la grande esperienza dei tecnici e programmatori di Datatex, unitamente alla presenza in Datatex di prodotti software importanti e consolidati sul mercato, in settori diversi ma imparentati con quelli tradizionalmente per Gea di riferimento, costituisce per noi un’occasione di arricchimento professionale e di lavoro, per trovare interessanti sinergie e integrazioni che già si intravedono chiaramente.
Dall’altra parte la capillare presenza internazionale di Datatex e di TSG ci fa sperare nella possibile esportazione, su mercati diversi da quello italiano, delle nostre soluzioni di punta, in particolare quelle relative al Controllo della Qualità e alla Pianificazione della Produzione, fiori all’occhiello della nostra offerta.
Che caratteristiche hanno i settori delle pelletterie e dei calzaturifici in Italia? Come si sono evoluti negli anni? Quali difficoltà attraversano oggi e quali sono invece i loro punti di forza? In che modo Gea Soft può aiutare le aziende di settore?
Il discorso sarebbe molto lungo ma proviamo qui a sintetizzarlo. Il mondo delle pelletterie e dei calzaturifici può contare storicamente in Italia su alcuni distretti industriali che ancora oggi – nonostante le difficoltà attraversate negli anni – rivestono una grande importanza. Penso in particolare ai distretti della Toscana (da Scandicci – Firenze, che ha oggi circa 2mila fabbriche di pelletteria, a Pistoia, Fucecchio, Arezzo e l’Aretino), ai distretti della Campania (Napoli e Caserta), al distretto della Puglia (specializzato nella produzione di sneakers), a quello delle Marche, all’Emilia Romagna (Rimini e Riccione), il Veneto (la costa) e la Lombardia (Parabiago e Vigevano).
In questi distretti si è potuto osservare negli ultimi decenni, più o meno dovunque, da una parte una progressiva delocalizzazione di parte delle fasi produttive al di fuori dell’Italia (soprattutto in Tunisia, Albania, Serbia ed Europa dell’Est) e dall’altra parte il ricorso a società locali ma con lavoranti stranieri (prevalentemente cinesi), nel contesto di una non sempre ottimale osservanza delle regole (sono celebri a questo proposito le polemiche sui lavoratori cinesi nel distretto di Scandicci).
Questi fenomeni, tuttavia, stanno andando incontro negli ultimissimi anni a un drastico ridimensionamento che ha a che fare con un cambiamento rivoluzionario che ha toccato il mondo delle pelletterie e dei calzaturifici italiani: il passaggio da una clientela numericamente rilevante rappresentata spesso da negozi ai quali effettuare vendite dirette a una clientela costituita da pochi grandi brand della Moda.
Questo passaggio ha interessato tutti i distretti. L’ultimo in ordine di tempo è stato quello delle Marche, che riusciva ancora – fino a qualche anno fa e grazie alla presenza di importanti clienti in Russia – a vendere direttamente, ma che a un certo punto – e già prima della guerra in Ucraina – ha finito anch’esso per lavorare con una clientela costituita dai grandi marchi della Moda.
I brand della Moda (che sono clienti dei nostri clienti ma che rientrano anch’essi nella nostra clientela perché abbiamo una soluzione per il Controllo Qualità che è implementata anche in alcuni importantissimi brand Fashion) richiedono oggi ai fornitori Qualità, Trasparenza e Sicurezza, spingendoli verso un ritorno all’interno delle proprie fabbriche di quelle fasi produttive che erano state esternalizzate o delocalizzate, oppure – perlomeno – conducendoli a una maggiore attenzione nei confronti dei fornitori scelti.
Se consideriamo inoltre che negli anni la Cina ha ampiamente coperto la fascia bassa del mercato, di fatto portando all’estinzione di questo segmento in Italia, capiamo bene che la rivoluzione che sta attraversando il mondo dei calzaturifici e delle pelletterie in Italia è un cambiamento che ruota attorno al concetto di Qualità, e che comporta per le aziende che vogliono rimanere competitive l’adozione di soluzioni IT per il Controllo della Qualità stessa in qualsiasi fase della lavorazione (all’interno e all’esterno), soluzioni che sono oggi – per l’appunto – al centro della proposta di Gea Soft.
Ma anche la Pianificazione della Produzione – altro elemento al centro della proposta software di Gea – diventa in questo contesto un elemento fondamentale, perché stiamo attraversando una fase nella quale l’evoluzione della Moda e delle collezioni dei brand ha assunto una dimensione accelerata e direi quasi esasperata. Ormai è impossibile, per una pelletteria o un calzaturificio, avere un vero e proprio magazzino, perché le richieste sono troppo eterogenee e in rapidissimo cambiamento per consentire lo stoccaggio di prodotti che da una parte durano al massimo sei mesi e dall’altra vengono richiesti con tempistiche sempre più strette e in quantitativi sempre più ridotti. C’è un vero e proprio spezzettamento dei modelli: se una volta un normale calzaturificio lavorava su pochi modelli, con 3 o 4 mila paia vendute per modello e con una maggiore persistenza sul mercato del modello stesso, oggi un’azienda lavora su tanti modelli, che durano poco sul mercato e che si vendono spesso in sole duecento o trecento paia per modello.
Tutti aspettano gli ordini da parte dei brand, è una corsa contro il tempo per tutti e si cominciano ad accumulare ritardi già a monte della filiera, cioè nelle concerie che lavorano come fornitori dei calzaturifici e delle pelletterie.
La soluzione estremamente duttile per la Pianificazione della Produzione che è stata ideata da Gea Soft è esattamente quello che serve alle aziende del settore in questa fase storica così complessa.
Parlando infine del mondo dell’ingrosso, quale situazione possiamo vedere oggi in Italia e in che modo Gea Soft può dare una mano alle aziende di settore?
Quando parliamo di ingrosso parliamo di commercio puro, senza produzione. Ma questo non significa che non ci siano dei problemi importantissimi da affrontare!
Le aziende in questo settore devono gestire tante referenze (nell’ordine, come minimo, delle decine di migliaia), con problematiche fondamentali come – innanzitutto – i sottoscorta da calcolare in automatico.
L’ottimizzazione delle Scorte di Magazzino è da questo punto di vista al centro della proposta di Gea Soft, che vanta oltre cento clienti nell’ambito ingrosso.
Ma sono tante anche le problematiche specifiche risolte brillantemente dai nostri tecnici, per esempio in relazione all’utilizzo dei barcode nei magazzini edili all’aperto, oppure per quanto riguarda la semplificazione e velocizzazione nella gestione degli ordini ai fornitori nell’ambito delle sale mostra, da parte delle aziende che vendono ceramiche, pavimenti, rivestimenti e sanitari.